Quale patente serve per guidare uno scooter elettrico? Tale quesito, tutt’oggi, genera un elevato interesse tra le persone che si approcciano al mondo dei veicoli ad emissioni zero. In realtà, la classificazione giuridica risulta analoga a quella riservata per gli scooter convenzionali. Vediamo di fare maggiore chiarezza.
Il principale dato da tenere in considerazione riguarda la potenza, che nel caso dell’elettrico viene indicata in kW (1 CV corrisponde a 0,735 kW). Sotto i 4 kW il veicolo rientra nella categoria L1: mezzi guidabili dai quattordici anni con patentino AM, la cui velocità massima non deve superare i 45 km/h. In altre parole, sono equiparabili ai classici ciclomotori “cinquantini”. Innalzando la potenza sopra la soglia sopra indicata (4 kW) le categorie da prendere in considerazione s’innalzano a scooter e moto, guidabili attraverso la patente B oppure i vari step previsti dalla A.
Il secondo scaglione da prendere in considerazione va dai 4 agli 11 kW. Gli scooter/moto con una potenza compresa in questa fascia possono essere guidati con la patente A1. Salendo ulteriormente, dagli 11 ai 35 kW è necessaria la patente A2. Superati i 35 kW è invece necessaria la patente A. Va evidenziato che, allo stato attuale, la maggior parte degli scooter e moto elettriche in circolazione è equiparabile ai tradizionali 50ini e 125. Solamente pochi modelli hanno potenze e prestazioni di livelli superiori, coma le nostre moto Energica.